Le mie briciole di esperienza di una vita modesta e candidata ad essere dimenticata, non valgono molto.
Ma per certi versi (o in certi versi, fatemi giocare con le parole) una piccola traccia potrebbe restare, un graffio lieve sul vostro cuore.
E quello che ho scoperto, è questo.
Che la felicità è una scelta.
Come un partigiano che si incammina sul sentiero che porta alla montagna e alla morte, così ognuno di noi può scegliere i suoi passi.
Non cerchiamo la felicità. Sposiamola.
Sarà come indossare un vestito di primavera.
Vestiamoci di sorriso.
La felicità non sia il nostro fine, ma la nostra spada.
Decidiamo, semplicemente decidiamo, di essere felici.
Sposiamoci, si sposiamoci, con la più meravigliosa delle creature. La felicità.
Sarà proprio come sposare una donna.
Vorrà andare sempre in giro, vorrà mostrarsi bella.
Ci chiederà di non essere trasandati, di farci la barba, di vestire bene.
La felicità sarà proprio come una donna capricciosa, dispettosa in quei giorni. Sembrerà sfuggire.
Ma noi l’abbiamo sposata.
E la coltiveremo. L’accudiremo.
L’abbracceremo ogni giorno.
Ed anche quando non ci sarà e sarà assente e lontana, a noi non ci importerà nulla.
Perché l’abbiamo deciso.
La felicità, noi l’abbiamo sposata.
(Foto di rawpixel)