Sembra facile. Ma si l’emozione, che ci vuole a capire cos’è. Mica tanto. Da dove viene? Non lo sappiamo.
Una simpatica amica mi ha ricordato qualche giorno fa che il coraggio viene da un pizzico di incoscienza.
Così io ho fatto il fico ed ho replicato come avrebbe detto un dotto.
“Eh no, casomai viene dall’in-coscienza. Cioè da essere dentro la coscienza, esserne, per quanto possibile, il padrone. Sentirsi a casa di sé stessi.”
Devo aver fatto una bella figura, credo.
Poi la sera ha cominciato a mettersi un ventaccio.
Le finestre sbattevano e la terra si alzava con vortici verticali che disegnavano demoniache figure immaginarie, con le foglie che sembravano coriandoli impazziti.
La pioggia picchiettava i vetri, come ad avvisarti che era giunto il tuo turno di andare all’inferno.
Ero “fuori di me”. Ed infatti me la facevo sotto dalla paura.
Ma la coscienza, non doveva essere casa mia?
Chi ha lasciato aperto la porta della coscienza?
Ma quante volte ve lo devo ripetere.
Volete chiudere seeempree la pooortaaa?
(Foto di Karen Smits)